Il teatro al Bottoni: "Ferite a Morte"

“Avevamo il mostro in casa e non ce ne siamo accorti”.

È iniziato così, con un’amara constatazione, il reading teatrale che martedì pomeriggio, nel nostro auditorium, ci ha tenuto col fiato sospeso. “Ferite a morte”: questo il titolo dello spettacolo realizzato dalla compagnia teatrale amatoriale Bovisateatro e tratto dal libro omonimo di Serena Dandini, selezionando alcuni dei monologhi più toccanti ispirati a storie vere di femminicidi.

Quattro voci femminili, ci hanno trasportato in un viaggio intenso tra i vari modi con cui l’abuso e la sofferenza possono manifestarsi, aprendo a una riflessione profonda sulla violenza di genere e su come essa si presenti in situazioni e contesti diversi: si tratta sempre di donne che, a prescindere da fattori come il carattere o l’estrazione sociale, sono vittime di violenza proprio in quanto donne, da parte di un uomo convinto di essere dalla parte del giusto. Spesso, anzi, è la vittima stessa che - per salvare le apparenze o per paura - sembra quasi giustificare le azioni del suo carnefice, rendendosi conto solo troppo tardi della tossicità della relazione e del pericolo.

È stato un reading potente e al tempo stesso delicato, che ha dato voce a donne che una voce non l’hanno più e che da vive non hanno potuto parlare o, quando l’hanno fatto, non sono state ascoltate. Donne finalmente libere di raccontare, almeno da morte, la loro versione.

articolo di CT

Con le voci narranti di:

Bizunesh Appeddu
Giancarla Venturelli
Rosi Gesualdi
Valentina Sachero

Regia di Fernando Villa
Coordinamento tecnico di Ubaldo Mancina

Audio e video: Edoardo Gussoni e Ludovico Jappelli (Liceo Bottoni)

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